Conosco da diversi anni il Sig. Caminiti. La cosa che mi ha colpito subito è stata la curiosità nel voler capire a fondo gli argomenti di cui si occupa lo studio, la composizione dello stesso (professionisti, collaboratori, etc.) le aree in cui si muove, il metodo adottato per l’aggiornamento. A questa attività è seguita un’assistenza “discreta” e continui suggerimenti. L’attenzione ad ascoltare quali fossero le mie esigenze (e ricordarle) e non solo proporre quello che al momento c’era da proporre: così facendo, ogni qual volta usciva un prodotto che poteva esserci utile, arrivava la segnalazione. Cosa inusuale e gradita è quella di contattarmi periodicamente per chiedermi dello studio e se si stavano affrontando nuovi argomenti. Ho maturato l’impressione che, al di là di offrire un valido servizio, gli servisse per entrare nella testa dei professionisti ovvero comprendere cosa serve loro veramente, cosa vogliono che magari il mercato non è riuscito ancora a soddisfare (ad esempio in tema di banca dati, ho ricevuto molte domande e richiesta di casi pratici da parte sua credo anche per poter riportare a chi di competenza). In ultimo, ma per me è la cosa più importante per instaurare un rapporto di fiducia, nessuna insistenza nel voler spingere a tutti i costi i suoi prodotti se capisce che non c’è interesse limitandosi ad un’illustrazione esaustiva dello stesso in modo che io sappia che quel prodotto esiste: ormai so che se mi si propone qualcosa faccio bene a dedicare del tempo perché potrebbe essere di mio interesse. Direi quasi un consulente.